Comunità Alloggio madri e figli
Strutture gestite
La cooperativa Il Sogno di don Bosco, ha negli ultimi anni, a partire dal 2011, implementato servizi e progetti dedicati a donne e madri in situazione di difficoltà per maltrattamento intra-extra familiare, disagio sociale, relazionale.
Lo scopo è permettere alla donna di essere accompagnata nelle difficoltà e di ridefinire il proprio progetto familiare, lavorativo, abitativo, a partire dalla valorizzazione e dal consolidamento delle risorse personali e dal potenziamento delle fragilità individuali e relazionali.
La cooperativa gestisce oggi due strutture completamente rinnovate nel 2016:
Comunità Alloggio "Edith Stein" - Autorizzazione al funzionamento. Registro regionale n. 570/16
Comunità Alloggio "Ersilia Majno" - Autorizzazione al funzionamento. Registro regionale n. 569/16
Definizione
La “comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico” (art. 74 Reg. R. n. 4/2007) è struttura residenziale a media intensità assistenziale, a carattere temporaneo o permanente, per gestanti e madri con figli a carico, prive di validi riferimenti familiari o per le quali si reputi opportuno l’allontanamento dal nucleo familiare e che necessitano di supporto per il miglioramento delle capacità genitoriali e di sostegno nel percorso d’inserimento o reinserimento sociale.
Le nostre strutture sono organizzate per l'accoglienza di n. 8 adulte ciascuna.
Personale
Nella struttura opera personale qualificato (educatori professionali, psicoterapeuta, assistente sociale, counsellor) che garantisce la presenza costante e continua nelle 24h. Il personale per quanto di propria competenza opera in stretta collaborazione con i servizi sociali e socio\sanitari territoriali, impegnato a ricostruire o mediare i rapporti delle donne accolte con i loro contesti di provenienza. E’ assicurata, inoltre, la presenza di operatori ausiliari in misura sufficiente a garantire assistenza materiale alle ospiti.
Struttura
La comunità è organizzata in strutture ad hoc (civile abitazione in contesto cittadino) adeguatamente dimensionate in relazione ai bisogni degli/lle accolti. La struttura è costituita da stanze singole con uno spazio notte individuale di non meno di mq. 9. La struttura è dotata di almeno un locale per servizi igienici ogni tre ospiti adulte, di un locale soggiorno\pranzo, di una cucina, nonché di postazione telefonica accessibile per le ospiti.
Obiettivi specifici che si pone la struttura per i destinatari
Supportare la mamma nel ruolo genitoriale:
- monitoraggio della situazione scolastica del bambino (frequenza, materiale didattico, rendimento, comportamento)
- monitoraggio salute del bambino (visite mediche, cure, ecc.)
- educare il bambino alla socializzazione, al tempo libero, al confronto tra pari e con le figure adulte
- interrogarsi sul proprio ruolo (dal fare domande al farsi domande)
- rendersi consapevoli di sè, delle conseguenze dei propri comportamenti, dei modelli che influenzano il proprio agire
- stabilire il “contatto” con i propri bisogni e con le domande latenti
- stimolare alla consapevolezza ed alla valorizzazione del proprio Sé (limiti e risorse)
- stimolare alla conoscenza ed alla cura del proprio corpo
- stimolare alla consapevolezza e cura della propria interiorità e spiritualità
- potenziare la comunicazione e relazione interpersonale
- consapevolezza, miglioramento, ristrutturazione delle relazioni sociali e familiari
- Inserimento lavorativo/formativo
- Inserimento Sociale (associazionismo, volontariato, associazioni ricreativo – culturali, ecc.)
- Implementare la Rete territoriale (Gruppo Appartamento, ASL, Consultorio, Circoscrizione, Comune, Associazioni, Cooperative, Scuola, Centro Famiglie, Parrocchie, Comunità di Pronta Accoglienza, Comunità educativa, Tribunale dei Minori) per favorire una cultura e interventi a sostegno di mamma e minori.