Che cosa è la rete SAI (ex SPRAR)

ll Sistema di protezione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Le caratteristiche principali del Sistema di protezione SAI sono:

  • il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell’accoglienza, Ministero dell’Interno ed enti locali, secondo una logica di governance multilivello
  • la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza
  • il decentramento degli interventi di accoglienza integrata
  • le sinergie avviate sul territorio con i cosiddetti enti gestori, soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi
  • la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione

I progetti territoriali del SAI sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SAI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.

SAI per minori stranieri

Il beneficiario degli interventi predisposti nei progetti SAI è il minore straniero non accompagnato (msna), in quanto cittadino di Paesi terzi o apolide, di età inferiore ai diciotto anni che entra nel territorio degli Stati membri dell’Unione europea senza essere accompagnato da una persona adulta responsabile per esso in base alla legge o agli usi, finché non ne assuma 116 effettivamente la custodia una persona per esso responsabile, ovvero il minore che viene lasciato senza accompagnamento una volta entrato nel territorio di uno Stato membro (V. D.lgs. n.85 del 7 aprile 2003 art. 2). Uno degli obiettivi degli interventi è la verifica dell’effettiva condizione di non accompagnato del minore e, eventualmente, la previsione, per lo stesso, di un adeguato percorso d’integrazione socioeducativa. Può accadere, infatti, che, nel corso dell’accoglienza, subentrino altri elementi, per esempio la presenza di parenti, connazionali o persone eventualmente disponibili alla presa in carico del minore. Anche in tal caso, e secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia, al minore dovrà essere garantito il percorso specifico per assicurargli tutela e protezione.

Chi lo Gestisce

Dal 2006 il Comune di Bari (Assessorato al Welfare) è titolare del Progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati oggi SAI) rivolto ai minori stranieri non accompagnati “La Casa dei Ragazzi del Mondo”, assieme ad un sistema di forze e competenze che coinvolge diversi attori pubblici e privati. Esso è stato il primo a costituirsi in Italia insieme a quello della città di Venezia.

Il progetto è attuato per il trienni 2017-2019 da una Associazione Temporanea di Scopo tra: Coop. Sociale “Il Sogno di Don Bosco” (capofila), Coop. Sociale C.S.I.S.E., Associazione “Etnie” e Associazione “Gruppo Lavoro Rifugiati”, tutte di Bari.

Partner del progetto il Comune di Conversano (BA).

La Casa dei ragazzi del mondo” è strutturato per l’accoglienza di 43 minori stranieri non accompagnati.

Servizi offerti dal SAI

Il Progetto SAI si occupa di accoglienza, integrazione e tutela della persona.
I servizi di accoglienza comprendono:

  • l'inserimento in strutture di piccole dimensioni

  • l'erogazione di buoni spesa per il vitto

  • l'orientamento ai servizi del territorio

  • il supporto di un mediatore linguistico

  • la facilitazione nell’accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi (corsi di italiano L2 per gli adulti, inserimento scolastico per minori)

I servizi di integrazione riguardano:

  • l'orientamento al lavoro

  • l'inserimento in corsi di formazione

  • di riqualificazione professionale

  • un supporto nella ricerca lavoro e casa

I servizi di tutela legale supportano il beneficiario nella procedura di richiesta di protezione internazionale, mentre i servizi di tutela psico-sociale facilitano l'accesso ai servizi socio-sanitari specialistici.


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