Carta dei Valori

La carta dei valori

"L'educazione è cosa del cuore."
L'attualizzazione del sistema preventivo di Don Bosco è alla base del nostro agire professionale.

La Carta dei Valori contiene i principi e i valori sui quali si fondano la nostra identità ed il nostro agire quotidiano come "persone" de Il Sogno di Don Bosco. Nella nostra Carta l'etica individuale si lega inevitabilmente all'etica aziendale, ponendo le persone al centro di ogni scelta e attività. È uno "strumento guida" che offre ad ognuno di noi l'opportunità di contribuire a disegnare un futuro coerente con l'importanza che la nostra organizzazione ha per la collettività e di valorizzare le competenze che la rendono unica e preziosa.

I principi contenuti nella Carta dei Valori devono ispirare i nostri processi decisionali e concretizzarsi nei comportamenti di noi tutti: prima di compiere una scelta, prima di sostenere un progetto o procedere con una qualsiasi attività, dobbiamo impegnarci a considerare ogni aspetto per avere la certezza di essere coerenti con i nostri valori.

Il bilancio sociale della cooperativa "Il Sogno di don Bosco" per l'anno 2022 2023

  • Riteniamo fondamentale promuovere, favorire e riscoprire l'autonomia dei beneficiari dei nostri interventi.

  • Le nostre strutture sono ispirate al modello familiare. La comunità è casa. Cerchiamo di rendere le nostre case confortevoli e organizzate.

  • Vogliamo essere un contesto dinamico, appassionato, educativo e di crescita.

  • Le comunità sono prima di tutto sistemi di relazioni. Vogliamo coltivare relazioni autentiche, improntare alla trasparenza ed onestà.

  • Vogliamo essere un Sistema Aperto che, al suo interno, condivide informazioni ed esperienze e che interagisce continuamente con le istituzioni in un'ottica di corresponsabilità e con il territorio in termini di partecipazione e promozione.

  • Nella nostra organizzazione coltiviamo il rispetto della persona umana e dei suoi diritti. Comunicando, ascoltando, non giudicando.

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Progetto FAMI

PROGETTI IN CORSO

TERREFERME

Il progetto Terreferme, nato da un’intesa tra CNCA e Unicef in collaborazione con una rete di soggetti istituzionali tra cui il Garante dei diritti dei minori del Comune di Palermo, è un progetto sperimentale teso a creare le condizioni per favorire l’avvio di percorsi di seconda accoglienza in affidamento familiare di minorenni migranti soli, presenti nelle strutture di prima e seconda accoglienza del territorio siciliano.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, terminerà a dicembre 2023 ed è parte della fase di sperimentazione della Child Guarantee in Italia e rientra nell’ambito del programma di attuazione della legge 47/2017 e delle Linee di indirizzo per l’affidamento familiare.

Avviato nel 2017 come azione sperimentale su tre regioni ‘pilota’, Sicilia, Lombardia e Veneto, il progetto ha puntato a stabilire una connessione solidale tra il sistema di accoglienza palermitano e la risorsa “famiglia affidatarie” presente nelle reti di famiglie per l’accoglienza del CNCA.

Il risultato atteso dal progetto è la verifica delle condizioni di fattibilità e la definizione di “modelli” per l’avvio in modo appropriato e mediante la formulazione di un progetto educativo personalizzato, di percorsi di affido familiare di minori migranti soli. A partire dall’elaborazione di linee guida sui criteri per 1) l’ascolto e la selezione dei minorenni, 2) per la formazione e selezione delle famiglie affidatarie, 3) per offrire il necessario supporto agli affidi, potenziando il sistema esistente.

Ad oggi, grazie anche alla rete interistituzionale costruita (Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANCI, AIMMF, AGIA) è stato possibile intercettare e coinvolgere ragazzi, cittadini, famiglie, operatori, reti e istituzioni e avviare i primi progetti di affido familiare.

Durata: 12 mesi (gennaio - dicembre 2023)

Ente capofila
CNCA

Partner territoriali
Partner presenti in 7 regioni

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Con i Bambini Afgani

Progetto finanziato da fondazione ‘Con i Bambini’

Durata: 24 mesi (giugno 2022 – giugno 2024)

Soggetti attuatori: CIB, Tavolo Minori migranti, Tavolo Asilo e immigrazione, AOI

Finalità: Iniziativa straordinaria dedicata ai profughi minorenni afghani (in famiglia e/o soli) giunti in Italia dall’Afghanistan e dai paesi limitrofi,
con l’obiettivo di avviare in tempi rapidi percorsi di accompagnamento e inclusione, a scuola e
all’interno delle comunità territoriali di riferimento, mediante una strategia integrata di prevenzione
e contrasto delle discriminazioni. Particolare attenzione sarà rivolta alle bambine, alle ragazze e alle donne.

Attività
L’iniziativa, che avrà una durata di almeno 24 mesi, intende:
- rispondere ai bisogni dei minori e delle loro famiglie intervenendo su più livelli, sia direttamente, sia con azioni rivolte agli enti istituzionali e ai servizi attivi sul territorio;
- attivare un sistema diffuso di inclusione che, attraverso il potenziamento della rete sociale di
supporto, garantisca ai minori e alle loro famiglie lo stabile inserimento nella comunità, nonché il riconoscimento e la valorizzazione delle loro naturali inclinazioni, a partire dal vissuto di ciascuno.

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Il Centro Servizi per le Famiglie "Libertà"

“Il Centro Servizi per le Famiglie “Libertà”. Avviso del Comune di Bari, finanziato con i Fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Soggetti Gestori: partner dell’ATS con Occupazione e solidarietà e Piccoli passi grandi sogni,

Durata: 4 anni

Finalità: Si tratta di un servizio polifunzionale e multifunzionale rivolto ai nuclei familiare in cui la valorizzazione dei percorsi intergenerazionali con programmi specifici di intervento a favore di anziani, adulti e minori, rappresentano la mission del Servizio.

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Sostegno al monitoraggio della tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati

Progetto finanziato da Autorità Garante Infanzia e Adolescenza (AGIA).

Durata: 12 mesi (gennaio 2022 – dicembre 2022)

Soggetti attuatori: Istituto Don Calabria capofila e CNCA partner

Finalità
La finalità complessiva del progetto si articola nell’esigenza di garantire un adeguato e puntuale sistema di monitoraggio ed accompagnamento delle attività istituzionali dell’Autorità Garante relative al sistema di tutela volontaria previsto dalla recente normativa (legge 47/2017 e decreto legislativo 22 dicembre 2017 n. 220), in modo da fornire un adeguato sostegno alla creazione di una “cabina di regia” a livello nazionale che coordini, sostenga ed accompagni il sistema complessivo della tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati.

Nello specifico, s’intende raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. Offrire adeguato supporto ai Tribunali per i Minorenni e ai Garanti Regionali e delle province autonome nella raccolta dei dati e delle informazioni sulla tutela volontaria dei MSNA;
  2. Garantire l’interscambio di informazioni su scala nazionale e locale sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di tutela volontaria, occupandosi della rilevazione ed elaborazione dei dati forniti dai Tribunali per i Minorenni e dai Garanti Regionali e delle province autonome e stesura di n. 2 rapporti di monitoraggio, evidenziando gli aspetti relativi al sistema della tutela volontaria
  3. Sviluppare le competenze degli operatori dei Tribunali per i Minorenni e degli uffici dei Garanti al fine di creare le condizioni per l’utilizzo del sistema gestionale per il monitoraggio della tutela approntato da AGIA;
  4. Aggiornare e implementare il Centro di documentazione AGIA presente sul sito www.tutelavolontaria.garanteinfanzia.org sul sistema della tutela volontaria.

Per quanto riguarda la finalità generale, le azioni proposte svilupperanno un sistema coordinato di monitoraggio e di supporto alle Istituzioni competenti nell’ambito della tutela volontaria dei minori non accompagnati, attraverso il miglioramento delle sinergie tra i vari attori, l’integrazione dei medesimi e il continuo flusso di scambi ed informazioni.

Attività

  • Definizione programma di lavoro / Accordi con le Istituzioni TM e Garanti
  • Incontri Cabina di Regia
  • Raccolta dati, sviluppo del gestionale e aggiornamento centro di documentazione
  • Produzione Rapporti di Monitoraggio
  • Produzione documenti di verifica intermedia e finale di progetto

Risultati attesi

  • Implementazione dell’informazione, promozione e divulgazione del patrimonio raccolto, documentato e catalogato a supporto dei tutori volontari e degli altri soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nel sistema di protezione e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
  • Dati costantemente aggiornati relativamente ai corsi di formazione per gli aspiranti tutori volontari e alle tutele volontarie attivate nei riguardi dei msna presenti sul territorio nazionale;
  • Incremento della partecipazione e coinvolgimento delle istituzioni interessate al sistema di monitoraggio in materia di tutela volontaria;
  • Maggiore interazione tra l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza e i Garanti Regionali e delle province autonome e i Tribunali per i Minorenni
  • Miglioramento e Modellizzazione delle pratiche di raccolta dati
  • Miglioramento delle competenze dei Soggetti Istituzionali coinvolti

 Ruolo

Attività di monitoraggio e il sostegno all’avvio del sistema gestionale presso il Tribunali per i Minorenni di Bari.

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  • 290266304 542569797520355 5761090193110280590 N

  • 290400988 591591162585618 5938854179980136250 N

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CI STO? AFFARE FATICA! - verso l'Italia

Progetto finanziato da Ministero del lavoro e delle politiche sociali, annualità 2020, Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017.

Durata: 18 mesi (maggio 2021 – novembre 2022) 

Soggetti attuatori: Associazione di volontariato Vulcano capofila e CNCA partner.

Finalità
Il progetto ha come finalità generale quella di stimolare minori e adolescenti a valorizzare al meglio il tempo estivo, un tempo critico, spesso vuoto di esperienze e di significato – soprattutto per le generazioni di preadolescenti e adolescenti – attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati e accompagnati dalla comunità adulta locale. 

Attività

  • Interventi e servizi sociali
  • Formazione extra-scolastica
  • Attività di cura dei beni comuni
  • Transizione all’età adulta sviluppando competenze e responsabilità in ambito di cittadinanza attiva

Risultati attesi

  • Sviluppo della cultura del volontariato e della cittadinanza attiva, in particolare fra i giovani
  • Contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio in adolescenti e giovani, prevenendo e riducendo i processi di marginalizzazione ed esclusione sociale
  • Sviluppo e rafforzamento del rapporto intergenerazionale per la trasmissione relazionale dei saperi

Ruolo
Implementare l'attività sui territori (Bari e Conversano) al fine di promuovere sostenre e supportare diverse "squadre di lavoro" di ragazze e ragazzi. 

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PROGETTI TERMINATI

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OHANA - IN FAMIGLIA NESSUNO è SOLO

Progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 Obiettivo Specifico: 1.Asilo, Obiettivo Nazionale: ON1 – lett e)
Codice: PROG-3710  CUP: I61B21001290004

Durata: 16 mesi (maggio 2021 – settembre 2022)

Ente capofila
CNCA

Partner Nazionali
Refugees Welcome Italia Onlus
Istituto Don Calabria
Crinali Cooperativa Sociale Onlus

Partner territoriali
18 partner presenti in 7 regioni

Finalità
La proposta progettuale punta a valorizzare il dispositivo dell’affido familiare in favore dei minorenni migranti soli, mettendo in campo l’esperienza pluriennale e le competenze maturate sulla tematica specifica dai soggetti proponenti e partner e da alcuni dei Comuni coinvolti.

A partire dall’esperienza sviluppata dal CNCA come soggetto capofila, con il progetto Terreferme e dagli altri partner a livello nazionale, particolarmente matura in alcuni contesti regionali sullo sviluppo dell’affido familiare, il lavoro di rete con le famiglie che accolgono e che supportano gli affidi, si intende potenziare il modello e le metodologie sperimentate in un contesto più ampio e costituito dalle seguenti regioni : Sicilia, Puglia, Lazio, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, territori caratterizzati da un alto numero di minorenni migranti soli presenti e da una capillare presenza delle reti attivate dai soggetti partner.

Attività

  • Costituzione e rafforzamento delle reti territoriali tramite l’attivazione di un ambiente digitale di collaborazione, apprendimento e gestione dei casi di affido.
  • Formazione, informazione e sensibilizzazione di risorse di accoglienza familiare e di operatori sociali, sia del terzo settore che degli enti pubblici, sulla pratica dell’affido familiare rivolto ai minorenni migranti soli.
  • Implementazione della funzione del tutor responsabile della selezione e gestione delle risorse di accoglienza e presa in carico dei minorenni migranti soli.
  • Promozione del ‘peer mentoring’: coinvolgimento di giovani e adulti migranti come accompagnatori dei minorenni coinvolti.
  • Presa in carico di minorenni migranti soli, in affiancamento ai competenti servizi sociali territoriali
  • Integrazione e aggiornamento degli strumenti di presa in carico dei minorenni migranti soli (PEI e Cartella Sociale)
  • Valutazione dell’impatto sociale

Risultati attesi

  • Attivazione, ampliamento e rafforzamento della rete di attori coinvolti a livello interregionale e locale in materia di affido familiare dei minorenni migranti soli, con riferimento al sistema SAI.
  • Incremento del numero di soggetti informati, sensibilizzati e formati sul tema dell’affido familiare per minorenni migranti soli nelle aree coinvolte.
  • Aumento del numero di minorenni migranti soli in affido familiare in tutti i contesti interessati
  • Individuazione e attuazione di un modello operativo replicabile per l’attivazione e gestione dell’affido familiare

Ruolo: In partner con Comune di Bari e cooperativa Itaca, implementazione delle iniziative di progetto  sull'ambito territoriale della città metropolitana. Promozione dell'affido nell'mbito del nostro progetto SAI.

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Monitoraggio della tutela volontaria per Minori stranieri non accompagnati

In attuazione dell'art 11 della Legge n. 47/2017, è finanziato all'interno del FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione). La titolarità è dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, vede collaborare come partner attuativi l'Istituto Don Calabria, il CNCA, e l'Associazione Avvocato di Strada, e si pone come obiettivo il monitoraggio e la verifica dello stato di attuazione di quanto previsto dall'art. 11 della Legge Zampa (47/2017) in riferimento all' esercizio della "tutela volontaria" nel superiore interesse dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia.

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“Menenne e Guagliò - Opera Madonna della Fonte”

  • La cooperativa partecipa in partnership con la “Fondazione Martino - Pascale” all’Avviso Privato n. 2/2015 finanziato dalle risorse FSC 2007-2013 assegnate all'APQ "Benessere e Salute", per la selezione dei progetti di investimento soggetti privati non profit.
  • Il progetto congiunto denominato “Menenne e Guagliò - Opera Madonna della Fonte” è stato ammesso al finanziamento con un contributo di € 938.184,75, a fronte di un investimento complessivo di € 2.084.854,99. L’opera ospiterà strutture socio-assistenziali previste nel R.R. 04/07, in particolare: un Centro Aperto Polivalente per minori e n. 4 moduli abitativi di Gruppo appartamento per minori.

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Lavora con noi

Informazioni
Unisciti a noi per fare la differenza! Volontari cercasi per il Servizio Civile Universale nella nostra Cooperativa Sociale.
Sei pronto a fare la differenza e contribuire al benessere della nostra comunità? La nostra Cooperativa Sociale sta cercando volontari appassionati e motivati per partecipare al Servizio Civile Universale.
Disponibilità di posti nelle strutture della cooperativa "Il sogno didon Bosco" di Bari e Conversano.
Progetto VELE SPIEGATE - codice PTCSU0024023011660NMTX >> Informazioni

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La casa dei ragazzi del mondo

Che cosa è la rete SAI (ex SPRAR)

ll Sistema di protezione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Le caratteristiche principali del Sistema di protezione SAI sono:

  • il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell’accoglienza, Ministero dell’Interno ed enti locali, secondo una logica di governance multilivello
  • la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza
  • il decentramento degli interventi di accoglienza integrata
  • le sinergie avviate sul territorio con i cosiddetti enti gestori, soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi
  • la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione

I progetti territoriali del SAI sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SAI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.

SAI per minori stranieri

Il beneficiario degli interventi predisposti nei progetti SAI è il minore straniero non accompagnato (msna), in quanto cittadino di Paesi terzi o apolide, di età inferiore ai diciotto anni che entra nel territorio degli Stati membri dell’Unione europea senza essere accompagnato da una persona adulta responsabile per esso in base alla legge o agli usi, finché non ne assuma 116 effettivamente la custodia una persona per esso responsabile, ovvero il minore che viene lasciato senza accompagnamento una volta entrato nel territorio di uno Stato membro (V. D.lgs. n.85 del 7 aprile 2003 art. 2). Uno degli obiettivi degli interventi è la verifica dell’effettiva condizione di non accompagnato del minore e, eventualmente, la previsione, per lo stesso, di un adeguato percorso d’integrazione socioeducativa. Può accadere, infatti, che, nel corso dell’accoglienza, subentrino altri elementi, per esempio la presenza di parenti, connazionali o persone eventualmente disponibili alla presa in carico del minore. Anche in tal caso, e secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia, al minore dovrà essere garantito il percorso specifico per assicurargli tutela e protezione.

Chi lo Gestisce

Dal 2006 il Comune di Bari (Assessorato al Welfare) è titolare del Progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati oggi SAI) rivolto ai minori stranieri non accompagnati “La Casa dei Ragazzi del Mondo”, assieme ad un sistema di forze e competenze che coinvolge diversi attori pubblici e privati. Esso è stato il primo a costituirsi in Italia insieme a quello della città di Venezia.

Il progetto è attuato per il trienni 2017-2019 da una Associazione Temporanea di Scopo tra: Coop. Sociale “Il Sogno di Don Bosco” (capofila), Coop. Sociale C.S.I.S.E., Associazione “Etnie” e Associazione “Gruppo Lavoro Rifugiati”, tutte di Bari.

Partner del progetto il Comune di Conversano (BA).

La Casa dei ragazzi del mondo” è strutturato per l’accoglienza di 43 minori stranieri non accompagnati.

Servizi offerti dal SAI

Il Progetto SAI si occupa di accoglienza, integrazione e tutela della persona.
I servizi di accoglienza comprendono:

  • l'inserimento in strutture di piccole dimensioni

  • l'erogazione di buoni spesa per il vitto

  • l'orientamento ai servizi del territorio

  • il supporto di un mediatore linguistico

  • la facilitazione nell’accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi (corsi di italiano L2 per gli adulti, inserimento scolastico per minori)

I servizi di integrazione riguardano:

  • l'orientamento al lavoro

  • l'inserimento in corsi di formazione

  • di riqualificazione professionale

  • un supporto nella ricerca lavoro e casa

I servizi di tutela legale supportano il beneficiario nella procedura di richiesta di protezione internazionale, mentre i servizi di tutela psico-sociale facilitano l'accesso ai servizi socio-sanitari specialistici.


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SIPROIMI / SPAR BARI

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Beltempo

40.9582,17.1115

Conversano
Via Lacalandra 37
+39 080 384 9773

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Centro Estivo 2020

Centro Aperto Polivalente per minori e famiglie (CAP)

Il CAP “Beltempo” è un ambiente capace di offrire sostegno ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Le attività del CAP sono orientate allo sviluppo del “potenziale umano” che è in ogni bambino, in ogni ragazzo, in ogni genitore.

Il centro aperto polivalente è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di minori e di giovani del territorio ed opera in raccordo con i servizi sociali d’Ambito e con le istituzioni scolastiche, attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, miranti a promuovere il benessere della comunità e contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile.” (art. 104, Reg. Regionale 18 gennaio 2007, n.4).

Il Centro Aperto Polivalente per minori e famiglie “Beltempo” si pone l’obiettivo di promuovere il benessere bio-psico-sociale dei minori e delle famiglie, nella ferma convinzione che il “ben- essere”, il “ben-vivere” siano l’effetto dell’interazione di fattori biologici, psicologici e sociali.


Gli obiettivi generali del CAP

Gli obiettivi specifici perseguiti dalle attività del CAP sono:

  • sviluppare l’autonomia nella gestione dello svolgimento dei compiti;
  • facilitare la costruzione di un approccio ai compiti come esperienza condivisa e non esclusivamente come “dovere” individuale;
  • facilitare i percorsi di socializzazione tra minori e tra minori e adulti;
  • implementare la capacità dei minori di gestire positivamente il proprio tempo libero;
  • valorizzare le inclinazioni e le competenze extra-scolastiche dei minori;
  • stimolare la consapevolezza individuale e la valorizzazione del proprio sé;
  • sostenere i diversi processi di comunicazione all’interno delle famiglie;
  • promuovere la conoscenza dei servizi, potenziali ed effettivi, presenti sul territorio cittadino;
  • partecipare alle reti territoriali (formali e informali) per costruire azioni innovative a favore di minori e famiglia.

Le attività del CAP

Il CAP organizza e propone servizi innovativi per minori e famiglie tra cui:

Il progetto del CAP prevede l’articolazione e lo svolgimento delle seguenti attività a titolo esemplificativo:

  • sostegno didattico;
  • tutoring scolastico personalizzato;
  • costruzione di percorsi verso l’autonomia allo studio;
  • orientamento scolastico e lavorativo;
  • sessioni ludico - ricreative;
  • attività sportive;
  • gite;
  • pasti sani e condivisi;
  • affiancamento nel tragitto scuola – CAP e CAP – casa;
  • laboratori di espressività artistica;
  • laboratori di espressività tecnologica;
  • formazione alla comunicazione interculturale (per minori e adulti);
  • formazione alla comunicazione interpersonale e intrafamiliare (per minori e adulti);
  • sostegno alla genitorialità;
  • counselling individuale e di gruppo;
  • interventi di mediazione familiare;
  • consulenza e supporto legale;
  • organizzazione di convegni e seminari rivolti alla cittadinanza.

Destinatari

I destinatari diretti delle attività del CAP sono i minori e le famiglie.

Nel Centro possono essere accolti contemporaneamente non più di 50 giovani, in età compresa dai 6 ai 24 anni, con priorità per i minori fino a 18 anni residenti nel quartiere, Comune e Ambito” (art. 104, Reg. Regionale 18 gennaio 2007, n.4).

Nelle attività laboratoriali, di animazione e formazione i minori saranno raggruppati in gruppi omogenei per età in modo da facilitare una più efficace socializzazione.

I destinatari indiretti delle attività del CAP sono i diversi componenti della rete territoriale che animano l’azione comunitaria: le istituzioni scolastiche, le associazioni culturali – ricreative- sportive, i contesti aggregativi informali dei minori.


STRUMENTI E METODOLOGIA

La metodologia di lavoro del CAP ha il suo fondamento nel contributo integrato delle Scienze dell’educazione (Pedagogia, Sociologia, Psicologia, Filosofia) ed è collocabile nel solco del pensiero educativo di don Giovanni Bosco. E’ principio fondante della metodologia di lavoro del CAP, infatti, la volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita, guardando con simpatia al loro mondo, attenti alle loro vere esigenze e valori.

La progettazione e lo svolgimento delle attività del CAP sono pienamente riconducibili a un preciso intento pedagogico: facilitare quotidianamente lo sviluppo del “potenziale umano” di ciascun bambino e di ciascun ragazzo. Nello specifico i tutoring, i percorsi di costruzione dell’autonomia e le diverse attività laboratoriali svolte all’interno del CAP, sono progettate per essere svolte come “lavoro spontaneo” dai bambini e dai ragazzi. Secondo il pensiero montessoriano il “lavoro spontaneo” è istintivamente caratterizzato dall’interesse e dall’impegno. In questa prospettiva gli educatori del CAP implementano questo “lavoro spontaneo”, facendo sì che i bambini e i ragazzi lo affrontino con gioia ed entusiasmo, aiutandoli però “a fare da soli”.


STAFF

Lo staff è costituito da figure professionali con una formazione specifica sui temi dell’infanzia, dell’adolescenza e della genitorialità. Nello specifico lo staff è composto da:

  • coordinatore;
  • psicologa;
  • educatori;
  • assistente sociale;
  • animatori socio-cuturali ed esperti di laboratori;
  • pedagogisti;
  • counsellor;
  • mediatori interculturali;
  • mediatori familiari e consulenti legali;
  • personale amministrativo;
  • personale ausiliario.

LUOGHI E SPAZI

La struttura ha una superficie superiore ai 250 mq, Specificatamente si compone di:

  • 3 bagni per utenti (1 servizio igienico ogni 20 ospiti di cui 1 attrezzato per la non autosufficienza);
  • 1 bagno per il personale;
  • 2 Aule polifunzionali (ulteriormente divisibili per mezzo di pareti mobili, per un totale di 4 aule);
  • 1 camera colloqui/spazio neutro;
  • 1 locale uffcio;
  • 1 cucina;
  • 1 sala di somministrazione;
  • 1 deposito;
  • spazio esterno attrezzato.

L’ispirazione montessoriana che orienta la progettualità e le prassi educative del CAP, caratterizza in maniera precisa l’organizzazione spaziale e l’allestimento dei luoghi fisici. Gli spazi dedicati allo studio e alle attività laboratoriali sono, infatti, allestiti con arredi e materiali coerenti con le indicazioni di Maria Montessori. Le aule per lo studio e gli atelier artistico – creativi sono ambienti dove i bambini e i ragazzi possono muoversi e intervenire con la propria azione, secondo i loro tempi.

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"In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v'è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare."

Don Bosco


"Il mondo ha bisogno di voi per cambiare, per ribaltare la logica corrente che è logica di violenza, di guerra, di dominio, di sopraffazione. Il mondo ha bisogno di giovani critici."

Tonino Bello

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